LO SCORPIONE DI CASA NOSTRA

Euscorpius italicus

E’ la specie più grande presente in Italia (può raggiungere la lunghezza di 5-6 centimetri).  

Si presenta di solito di colore nero, ma può variare fino al bruno, con il telson e le zampe che possono tendere al rossiccio. Non è raro che venga trovato in case, legnaie, o cantine. Gli adulti di grandi dimensioni sono abbastanza identificabili. La coda sottile (tipica delle specie, poco o niente velenosa) è tipica di tutto il genere Euscorpius. Solo la disposizione dei tricobotri,  può permettere di distinguerlo dalle altre specie dello stesso genere.

E’ una specie molto diffusa in Europa. Oltre all’Italia, è presente nel Nord Europa, nei Balcani, Russia, Turchia, Grecia, Nord Africa.

Sono di indole solitaria. Si nutrono di zanzare, mosche e scarafaggi. Hanno abitudini notturne, sono carnivori e predatori come i ragni, catturano vari insetti e altre prede con le loro chele. Sono cacciatori che mangiano tutto ciò che le loro dimensioni permettono. Vivono benissimo con un pasto alla settimana e possono rimanere digiuni per mesi.

Lo scorpione teme fortemente l’uomo e lo punge in rari casi, solo se stuzzicato, afferrato con le mani o schiacciato a piedi nudi. Timidi e di abitudini rigorosamente notturne (evitano la luce e amano il caldo), di giorno stanno nascosti in anfratti, sotto le pietre. Di notte invece , sono animali molto attivi, che esplorano il territorio molto accuratamente e decisamente vivaci. Sono sensibilissimi all’umidità e in ambienti troppo secchi si disidratano rapidamente e muoiono; se fa freddo non soffrono, si limitano a rallentare il loro metabolismo.

A dispetto di quanto li si dipinga aggressivi, gli scorpioni non sono affatto desiderosi di pungere anzi, il fatto stesso di averli stanati, li terrorizza quasi fino a paralizzarli in una posizione contratta di difesa, con zampe raccolte contro il corpo e "coda" piegata minacciosamente sulla schiena. La fuga, infatti, è l’arma difensiva più usata dagli scorpioni italici.

Gli esperti affermano che se uno scorpione nostrano dovesse camminare su di una mano non vi sarebbe pericolo di puntura perché mai lo farà sul substrato su cui poggia le zampe.

In genere la puntura della coda dove inietta il veleno è usata principalmente a scopo di difesa, raramente per offesa, solo in casi particolari quando deve immobilizzare prede di grandi dimensioni o pericolose; infatti, per cacciare, in genere usa le sue potenti chele. Sembra che possano addirittura spruzzare lontano il veleno in situazioni di grande pericolo e stress. Ciò è stato osservato in terrario e perciò in condizioni in cui la fuga è impossibile, nelle specie sicanus e flavicaudis, con individui giovani.

E’ facile identificare l’Euscorpius per il suo caratteristico colore nero o bruno molto scuro. Raramente si possono osservare degli Euscorpius di colore chiaro: di solito si tratta di esemplari in giovane età.

Come aracnidi, (Fig.1) gli scorpioni hanno vicino alla bocca degli organi chiamati cheliceri, piccoli, seguito da due pedipalpi molto sviluppati, e quattro paia di zampe che terminano ognuna con due paia di unghie. I pedipalpi, a forma di tenaglia, sono usati principalmente per catturare le prede e per la difesa, ma sono anche ricoperti di diversi tipi di peli sensoriali. Il corpo è diviso in due zone principali, il cefalotorace o prosoma e l’addome o opistosoma.

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